Vuoi rimanere nel cuore dei tuoi clienti?

Vuoi rimanere nel cuore dei tuoi clienti?

Il processo di vendita online è andato a buon fine. Hai puntato sull’inbound marketing, ed è andata alla grande: hai creato dei contenuti interessanti, hai intercettato le necessità e le domande dei potenziali clienti, li hai trasformati in visitatori del tuo blog e li hai attirati verso la landing page, hai trasformato i visitatori realmente interessati in contatti e infine in clienti. Prodotto o servizio venduto? Obiettivo raggiunto. O almeno in parte. Sì perché siamo sul web, non te lo dimenticare mai: vendere non vuol dire mettere fine al processo di fidelizzazione del cliente. Non devi semplicemente vendere, ma devi fare in modo che la persona diventi un tuo promoter, ovvero un fan entusiasta della tua attività. Questo per due motivi: diffondere il tuo nome ad amici e parenti (ricorda che il passaparola fatto offline è una delle grandi risorse per la tua attività) e acquistare di nuovo un tuo prodotto o servizio. Il ciclo non si conclude mai: il rapporto con il cliente non termina una volta effettuato l’acquisto. Anzi, sotto un certo punto di vista inizia proprio in questo momento. Attraverso un’attenta profilazione dei contatti, infatti, puoi lavorare sulle newsletter e mandare dei messaggi targettizzati. Cosa significa questo? Se il tuo cliente ha acquistato – esempio – una macchina fotografica, puoi pensare di mandare una newsletter con accessori collegati. Ad esempio con obiettivi, custodie e cavalletti. Una buona idea può essere anche la selezione di contenuti utili per un determinato cliente. Sempre rimanendo nel settore della fotografia, una newsletter può contenere articoli legati al settore (magari selezionati e arricchiti con l’ottica della content curation) per dare un valore in...
Tutto quello che devi sapere per aumentare i follower di Google Plus

Tutto quello che devi sapere per aumentare i follower di Google Plus

Esatto, Google Plus deve essere inserito nella tua strategia di web marketing? Sempre e comunque? Dipende. Ogni strategia ha caratteristiche ed esigenze particolari, ma ormai il potere di Google Plus e chiaro, netto, evidente. In primo luogo nella serp: i risultati della serp saranno influenzati dai contenuti condivisi dalla persone che hai accerchiato. Cioè dalle […]

Esatto, Google Plus deve essere inserito nella tua strategia di web marketing? Sempre e comunque? Dipende. Ogni strategia ha caratteristiche ed esigenze particolari, ma ormai il potere di Google Plus e chiaro, netto, evidente. In primo luogo nella serp: i risultati della serp saranno influenzati dai contenuti condivisi dalla persone che hai accerchiato. Cioè dalle persone che stai seguendo. Fantastico, vero? Ecco perché il tuo obiettivo – o almeno uno dei tuoi obiettivi – è aumentare il numero di follower, il numero di persone che che inseriscono il tuo contatto nelle proprie cerchie. Missione impossibile? No, l’obiettivo si può raggiungere. A patto che tu segua una manciata di passaggi. Badge Il primo modo per dare visibilità al tuo profilo o alla tua pagina Google Plus: devi inserire un badge nel sito web. Attenzione, non una semplice icona con link a G+ ma un widget che permetta di inserire il tuo contatto nelle cerchie senza abbandonare la pagina. Nel web c’è questa regola: gli utenti devono svolgere un’operazione nel modo più semplice possibile. Minore è il numero dei passaggi e meglio è. Per questo il badge ha una marcia in più: il pulsante ti permette di inserire il contatto in una delle tue cerchie e puoi continuare la navigazione senza ulteriori complicazioni. Se proprio non vuoi rinunciare all’icona Google Plus puoi inserirla nella pagina dedicata ai contatti o nella biografia di ogni post. In questo modo le persone leggono il tuo articolo, lo apprezzano (quindi hai una spinta in più per scrivere contenuti di qualità) e ti inseriscono nelle cerchie. Embedded Gli embedded dei post Google Plus hanno un gran vantaggio:...
Gestire una pagina Facebook: gli errori più insidiosi

Gestire una pagina Facebook: gli errori più insidiosi

Ormai le pagine Facebook rappresentano una chiave indispensabile in una strategia di Web Marketing. Aziende e liberi professionisti, piccole e medie realtà, grandi imprese: tutti fanno leva sulle Facebook Fan Page. E i risultati? Dipende dai momenti, ma spesso sono completamente assenti. La verità? C’è molta improvvisazione, ci sono persone che non hanno pietà per […]

Ormai le pagine Facebook rappresentano una chiave indispensabile in una strategia di Web Marketing. Aziende e liberi professionisti, piccole e medie realtà, grandi imprese: tutti fanno leva sulle Facebook Fan Page. E i risultati? Dipende dai momenti, ma spesso sono completamente assenti. La verità? C’è molta improvvisazione, ci sono persone che non hanno pietà per la propria immagine online e affidano la gestione dei social a chi, in realtà, non conosce i social. Lasciano le pagine a chi non conosce le tecniche del community manager e non ha la minima idea delle fatiche di chi si occupa di social media marketing. Magari le lasciano nelle mani “sapienti” del famoso nipote tuttofare. Risultato? Piccoli e grandi sviste, a volta veri e propri epic fail. Eppure basta poco per evitare una figuraccia: a volte devi solo riguardare quello che hai creato, ma ci sono degli errori veramente insidiosi. Ecco quelli che conosco e che ho imparato a evitare. Pensa sempre al doppio senso Sai qual è il territorio fertile per l’epic fail? Il doppio senso. Ovvero quello processo mentale che porta le persone ad attribuire un significato al tuo messaggio diverso da quello che avevi in mente. Quanti tipi di doppio senso esistono? Principalmente due: le immagini e il testo. Con il video è più difficile cadere in questo turbine perché dà un ventaglio di informazioni più ampio e permette di chiarire il tuo significato prima che scatti il meccanismo. Testo e immagini, invece, sono dei canali perfetti per far passere un doppio senso. Il web è pieno di frasi interpretate in modo diverso e di immagini dalla duplice lettura. Per evitare questo problema...
Cosa ti farà diventare un blogger influente?

Cosa ti farà diventare un blogger influente?

Partiamo da un principio base: non esiste una strada certa. Perché a volte sembra che tutto sia facile, che tutto sia dovuto. Soprattutto quando si lavora in un settore come quello del blogging. “Che ci vuole – mi sembra già di sentire le voci di chi non conosce il settore – basta parlare del più […]

Partiamo da un principio base: non esiste una strada certa. Perché a volte sembra che tutto sia facile, che tutto sia dovuto. Soprattutto quando si lavora in un settore come quello del blogging. “Che ci vuole – mi sembra già di sentire le voci di chi non conosce il settore – basta parlare del più e del meno”. Certo, puoi parlare del più e del meno. Ma con quali risultati? Dove andrai a finire in questo modo? Tu credi realmente che sia sufficiente scrivere per comunicare? Per arrivare realmente a toccare dei traguardi devi diventare influente. Lo so, è difficile. Diventare un blogger influente è una piccola impresa. Perché tutti ci provano, perché il blogging sta diventando un settore saturo, perché fa gola a tutti guadagnare scrivendo sul proprio blog. Sai, puoi diventare influencer e frequentare l’Olimpo della blogosfera… Permetti? Voglio darti qualche consiglio: ecco cosa ti farà diventare un blogger influente. Rapporti Mi dispiace, devo iniziare proprio dal punto più difficile: per diventare un blogger influente devi coltivare buoni rapporti. Ti sembrerà banale ma sai quante persone passano ore a beccarsi, a creare coalizioni, a lavorare dietro le quinte per parlare male di questo o di quello? Per me questo non esiste. Le persone online sono fonte di ricchezza, sono la materia prima per la viralità dei miei post, sono il carburante per il tuo e per il mio progetto. La rete è fatta di persone, ed è attraverso queste persone che tu puoi diventare un grande blogger. Quindi tutto si limita a non litigare? No, non solo. Il concetto è questo: devi creare delle connessioni tra un individuo...
Social e customer care: 5 consigli per interagire con i clienti

Social e customer care: 5 consigli per interagire con i clienti

Hai un’azienda, sei un libero professionista, e hai una buona attività sui social. Hai una pagina Facebook, magari anche un account Twitter e una pagina Google Plus (che non è un semplice social, eh). Le condivisioni si susseguono, ottieni buoni risultati e le risposte dei follower/fan ci sono. Poi all’improvviso arriva il momento tanto atteso: […]

Hai un’azienda, sei un libero professionista, e hai una buona attività sui social. Hai una pagina Facebook, magari anche un account Twitter e una pagina Google Plus (che non è un semplice social, eh). Le condivisioni si susseguono, ottieni buoni risultati e le risposte dei follower/fan ci sono. Poi all’improvviso arriva il momento tanto atteso: il cliente cerca lo scambio via social. Lascia un commento che ha bisogno della tua interazione, non è il classico messaggio circostanza: “Ciao, come stai. Che bella questa foto”. Esatto. Arriva il momento in cui devi interagire con il cliente, devi portare avanti uno scambio che – lo sai, te ne rendi conto – può influenzare le vendite. In positivo o in negativo, in modo diretto o indiretto. Basta rispondere, giusto? Certo, la base è questa. Ma ci sono delle sfumature che possono fare la differenza. Fare customer care è un’arte e il tuo brand può risentirne. Ecco 5 consigli per ottenere buoni risultati. 1. Educazione, sempre Banale? Eppure molti epic fail nascono da un moto di rabbia, da un’insofferenza, da una parola usata nel modo sbagliato. Gestire una community vuol dire misurare le pulsioni, e lavorare sempre con educazione. Partiamo dal primo step: ciao, buongiorno, a presto, spero che tutti si risolva, siamo a tua disposizione. Queste parole sono semplici, elementari, ma rappresentano il punto di partenza. Per interagire con i tuoi clienti può usare mille tecniche e mille strumenti ma se se ignori l’educazione rimarrai sempre a un livello base. 2. Stimolare una reazione Il cliente lascia una domanda e tu rispondi, ma vuoi proseguire la conversazione. Vuoi creare movimento sulla pagina,...