Intervista a Francesco Russo, social media strategist e blogger

Intervista a Francesco Russo, social media strategist e blogger

Oggi tutti parlano di blogging, di social media. E tutti suggeriscono all’azienda di portare la propria voce online, di comunicare con il proprio pubblico e di convincere i potenziali acquirenti grazie alle tecnologie social. Un esempio? Facebook, Twitter, Google Plus e, soprattutto, il blog.

Perfetto, questa è la strada da seguire. A patto che tutto sia seguito da una strategia. Questa è l’idea che condivide anche Francesco Russo (per gli amici Franz), blogger di lunga data ed esperto di web marketing e social media strategist. Ovvero uno che di comunicazione digitale se ne intende!

Ecco perché lo abbiamo intervistato.

Chi sei e di cosa ti occupi?

Sono Franz Russo, mi occupo di consulenza web e di social media marketing. Nasco come blogger con In Time – Condivido per comunicare con cui racconto ciò che faccio e ciò che conosco, guardando e raccontando come la comunicazione digitale si sta evolvendo.

Racconta la tua giornata lavorativa

La creazione di contenuti occupa buona parte della mia giornata che inizia proprio con la consultazione di fonti e con la raccolta di tutto ciò che reputo interessante. Poi li seleziono e comincio con la creazione vera e propria dei contenuti per il mio blog e per i siti con cui collaboro.

Ovviamente un’altra buona parte della giornata la dedico ai Social Media, sia come attività di diffusione dei contenuti ma anche come momento di confronto con le community e anche per mettere in pratica operazioni strategiche.

Meglio Freelance o agenzia?

Essere freelance offre molto più libertà di azione e quindi di poter in un certo senso scegliere come e con chi lavorare. Se si lavora con metodo e dedizione puoi raggiunge una certa continuità anche se non hai la stabilità.

L’agenzia invece offre meno libertà nella scelta dei lavori, per certi versi, ma senz’altro offre più continuità nel lavoro: è comunque un’esperienza da fare. La scelta spetta al singolo sulla base dei pro e dei contro, e di cosa si vuole effettivamente raggiungere.

Blog in azienda: è veramente così importante?

Assolutamente sì: è uno strumento di comunicazione importante per l’azienda. Diventa poi un canale ideale di condivisione quando questa riesce affettivamente a coinvolgere tutti gli attori chiamati ad intervenire.

E mi riferisco al singolo reparto aziendale (anche qui meglio se c’è ampio coinvolgimento) e a chi effettivamente è chiamato alla creazione dei contenuti. Quando questi ingredienti, basilari dal mio punto di vista, sono presenti il blog funziona e può dare vita a nuove strategie.

Come si integra il blogging con il CMM e la SEO?

Il blogging è l’esempio principe per quel che riguarda la creazione di contenuti, è lo strumento più importante per certi aspetti. Come sappiamo la creazione dei contenuti sul web passa attraverso certe regole da rispettare per fare in modo che il nostro contenuto possa essere intercettato.

Se non rispettiamo un minimo di regole, quelle della SEO ad esempio, il rischio è quello di scrivere come se lo facessimo sulla carta, senza scalfire il vero scopo: raggiungere attraverso quel contenuto il pubblico che ci interessa.

Native advertising e branded content mettono in pericolo l’autenticità di internet?

Non credo, anche se molto si discute su questo argomento. Native advertising e branded content sono una naturale evoluzione: se fatti, come sempre del resto, nella maniera corretta possono esaltare il contenuto stesso della campagna.

Per quel che riguarda il native advertising non ci sono ancora tante campagne, ma ne esistono alcune realizzate nella maniera corretta che hanno avuto l’effetto di esaltare il messaggio. Voglio citare, se posso, l’esempio della partnership tra Land Rover e WeTansfer, una campagna che ha avuto un buon successo.

Lo stesso vale per il branded content. Quando è fatto mettendo insieme valori comuni e un messaggio consono, allora il risultato non può che essere perfetto.

Certo, non è sempre facile. Il rischio è quello di rendere troppo spinta questa operazione. Ma se si vuole ottimizzare l’operazione è meglio porre attenzione su cosa si vuole comunicare e attraverso quale mezzo. E come sappiamo non tutti servono allo stesso modo.

Dal Marketing Department a PR e Customer Service. Come cambia la presenza aziendale?

Oggi le aziende dispongono di molti strumenti per ottimizzare la loro comunicazione. Quindi devono usare strumenti con cui costruire e consolidare le relazioni con il proprio pubblico di riferimento.

Non basta fare solo una buona comunicazione, quello che ci insegna il web 2.0 (anche se oggi si è evoluto su altre forme) è che la comunicazione va estesa verso il dialogo e il confronto diretto.

Fatto questo il passaggio successivo è quello di dare forma a questo dialogo diretto, offrendo altri strumenti come può essere un servizio di customer service che con i social media funzionano molto bene.

Ma importante è anche costruire nuove relazioni con una strategia di Digital Pr che dia all’azienda l’opportunità di intercettare figure attraverso le quali agganciare un nuovo pubblico, anche questo non è un passaggio facile perché anche qui l’esigenza è quella di intercettare personalità che condividano dei valori e non solo dei meri numeri.

A tutto questo bisogna aggiungere un’attività di monitoring con cui analizzare le conversazioni e soprattutto il modo in cui viene percepita la comunicazione che si porta avanti.

Altro aspetto importante che permette all’azienda di avere una percezione di retta e di poter modificare e migliorare il proprio modo di comunicare.

Il progetto più importante per te?

Potrei citarne tanti, ma quello più importante è quello che mi permette di mettere in campo le mie competenze, cioè quello che so fare, e di vedere che queste sono state davvero utili. Non ci si riesce sempre, ma quando questo succede allora… aspetto quello successivo.

Danilo Polidori

Danilo Polidori, Online Media Manager e fondatore di MediaBuzz, inizia la sua giornata alle 6:00 am con una corsa di 50 minuti a Battersea Park durante la quale raccoglie idee ed energie per affrontare con positività la giornata. Crede con fermezza che lo sviluppo tecnologico, e dell’economia digitale, reppresenti l’occasione per internazionalizzare le eccellenze produttive del nostro paese e tornare grandi.

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