MediaBuzz intervista Francesca Borghi

MediaBuzz intervista Francesca Borghi

Piaciuta l’intervista a Cinzia di Martino che abbiamo pubblicato la settimana scorsa, vero? Quando intervisti persone che lavorano ogni giorno nel mondo del SMM e del branding c’è sempre da imparare. Per questo nella redazione di MediaBuzz abbiamo deciso di raddoppiare l’appuntamento e pubblicare una seconda intervista. Un’intervista a chi conosce bene questo mondo: Francesca Borghi. Buona lettura! Ciao! Iniziamo dalle presentazioni: chi sei e di cosa ti occupi? Ciao, inizio con il ringraziarti per l’intervista, mi emoziono sempre sai? Sono Francesca Borghi è ho un’agenzia di Marketing e Comunicazione dal nome e logo singolare: Your Smart Agency. Your Smart Agency è più di una semplice agenzia: è un nuovo concetto di comunicazione. Più agile, più snella e più veloce grazie al team di professionisti di cui amo circondarmi, con unico core business: siamo in grado di supportare il cliente fin dai suoi primi passi e grazie all’ascolto e al confronto di farlo crescere. Ogni successo del cliente è un nostro nuovo traguardo. Racconti ai lettori come hai iniziato? Non amo vantarmi ma penso che la mia sia una storia coraggiosa. Io ero una di quelle persone che aveva un posto fisso, con uno stipendio puntuale alla fine di ogni mese, e invece ho deciso di fare il salto. Ho mollato tutto e ho iniziato a collaborare con un’agenzia estera. Anche questa avventura però mi stava stretta e così ho iniziato a costruirmi il mio team e poi ho spiccato il volo con Your Smart Agency. Avevo il paracadute, ovvio, e le soddisfazioni infatti stanno arrivando. Meglio lavorare come un lupo solitario o in team? Pro e cons? Non ho dubbi: in...
6 dettagli della scrittura da non trascurare

6 dettagli della scrittura da non trascurare

Molti credono che la scrittura sia qualcosa di trascendentale, qualcosa di alto e slegato dal mondo concreto. Molti credono che la scrittura sia qualcosa di inafferrabile, un concetto astratto. Sbagliato. O meglio, risposta poco precisa. Parziale. La scrittura è tutto questo, ma è anche esperienza. Scrivere vuol dire sporcarsi le mani, toccare materialmente l’oggetto delle proprie […]

Molti credono che la scrittura sia qualcosa di trascendentale, qualcosa di alto e slegato dal mondo concreto. Molti credono che la scrittura sia qualcosa di inafferrabile, un concetto astratto. Sbagliato. O meglio, risposta poco precisa. Parziale. La scrittura è tutto questo, ma è anche esperienza. Scrivere vuol dire sporcarsi le mani, toccare materialmente l’oggetto delle proprie attenzioni. Scrivere vuol dire provare, sbagliare, riprovare, riuscire. In ordine sparso. E poi ci sono i dettagli che pochi curano, molti fanno finta di non vedere e tutti notano. Vuoi sapere quali sono i dettagli da curare quando scrivi per il web? Te ne suggerisco 6. Ripetizioni Per cadere in questo tranello basta un attimo. Sembra un dettaglio impercettibile, una parola messa nel punto sbagliato. Eppure le ripetizioni in un testo rischiano di avvelenare il tuo lavoro. Questo è vero soprattutto quando ti pieghi alla regola della leggibilità e pubblichi periodi brevi: all’interno di una frase poco articolata, compatta, la ripetizione diventa fumo negli occhi. Come risolvere questo problema? Con una buona rilettura. Prova a rileggere un testo prestando attenzione solo a questo aspetto, crea un piccolo vocabolario di termini che tendi a ripetere e usa uno strumento di ricerca per individuali. In alternativa c’è questo utile strumento dedicato proprio alle ripetizioni. Presta particolare attenzione ad avverbi e aggettivi: sono gli elementi che usiamo quando le parole vengono meno. Per questo devi sempre lavorare con un dizionario dei sinonimi e contrari al tuo fianco. Equilibri La scrittura è fatta anche di equilibri da preservare e da coccolare per garantire una buona leggibilità all’utente. Di cosa sto parlando? Ti faccio qualche esempio utile: Font – Hai...
MediaBuzz intervista Cinzia Di Martino

MediaBuzz intervista Cinzia Di Martino

La principale caratteristica del settore digital? La continua evoluzione delle conoscenze, dei saperi, delle competenze. C’è sempre da imparare, c’è sempre da conoscere: impossibile rimanere aggiornati sulle novità del proprio settore. Impossibile, o quasi. Sì perché la strada della conoscenza è ricca di sbocchi, di opportunità. Mai mettere limite ai percorsi che ti portano a […]

La principale caratteristica del settore digital? La continua evoluzione delle conoscenze, dei saperi, delle competenze. C’è sempre da imparare, c’è sempre da conoscere: impossibile rimanere aggiornati sulle novità del proprio settore. Impossibile, o quasi. Sì perché la strada della conoscenza è ricca di sbocchi, di opportunità. Mai mettere limite ai percorsi che ti portano a scoprire nuovi orizzonti, soprattutto quando si parla di digital strategy e delle relative evoluzioni. Per questo abbiamo deciso di analizzare il settore, di raccogliere le opinioni di chi lavora ogni giorno nel settore del SMM, del branding, del web marketing in generale. Ecco, oggi abbiamo intervistato Cinzia Di Martino (la puoi conoscere meglio su Google Plus e Twitter) che ci ha raccontato la sua passione per i social, il branding e… il caffè. Chi sei e di cosa ti occupi? Sono Cinzia Di Martino e mi occupo di rendere più interessanti (o meno noiosi) i Brand agli occhi degli utenti del web. Usando i canali social, cerco di rendere attiva, presente, utile e divertente la presenza dei Brand sul web. Racconti ai lettori come hai iniziato? Ho una laurea in informatica, ma ho sempre avuto la passione per i rapporti sociali. Quando sono nati i social network ho trovato la mia strada e mi sono subita sentita a mio agio: quello che per altri è un lavoro, io lo vivo come un hobby, con passione e dedizione. Gli studi di marketing, psicologia, sociologia, scienza della persuasione, personal branding li porto avanti ogni giorno, specialmente sui siti stranieri. Meglio lavorare come un lupo solitario o in team? Pro e cons? Lavorare in solitudine ha il pregio...
6 modi per attirare l’attenzione sul titolo del blog

6 modi per attirare l’attenzione sul titolo del blog

Qual è la chiave del tuo post migliore? Qual è il punto che attira l’attenzione del lettore e lo trascina dalla serp o dalla bacheca di Facebook/Twitter/Google Plus fino al singolo articolo del tuo blog? Risposta semplice: il titolo. Questa stringa di testo così semplice e limitata nel numero di battute può essere un vero […]

Qual è la chiave del tuo post migliore? Qual è il punto che attira l’attenzione del lettore e lo trascina dalla serp o dalla bacheca di Facebook/Twitter/Google Plus fino al singolo articolo del tuo blog? Risposta semplice: il titolo. Questa stringa di testo così semplice e limitata nel numero di battute può essere un vero magnete, una calamita per i click del lettore distratto che attraversa il web. A volte, però, i titoli trascinano nell’anonimato gli articoli. Per catturare l’attenzione devi chiamare in causa i piccoli trucchi di un blogger navigato. Ecco un assaggio! 1. Usa i numeri Esatto, proprio come ho fatto io in questa headline. Il numero nel titolo ha un potere magnetico: attira lo sguardo e guida il dito indice dell’utente che clicca sul mouse: dare un numero finito al sapere che vuoi comunicare è un buon modo per dare al lettore quello che sta cercando. Ovvero un numero finito e ben ordinato di informazioni. La lista anticipa la sua struttura, il suo ruolo: il lettore già sa cosa troverà nell’articolo. Non conosce il contenuto, certo. Ma può immaginare la sua struttura e la sua organizzazione. Le liste sono facili da leggere, da scannerizzare, permettono a chi legge di saltare da un punto all’altro se non interessano. Quindi per scrivere un titolo accattivante basta usare i numeri? No, certo. Come suggerisce anche Luisa Carrada, la rassicurante anticipazione delle liste non è una medicina adatta a tutti i mali. E poi un blog fatto di sole liste cade nella monotonia, non trovi? 2. Gioca con le parentesi Mai provato il gioco delle parentesi? La semplicità di un...
L’importanza delle infografiche in una content strategy

L’importanza delle infografiche in una content strategy

Le infografiche hanno un grande fascino sul lettore. Il motivo di questo successo? Riescono a sintetizzare dati complessi in una forma semplice, piacevole, divertente. Statistiche, torte, numeri, percentuali: con le infografiche tutto diventa facile da leggere per la gioia del pubblico. Quindi infografiche sono semplici da fruire, ma anche da condividere. Qui la gioia è […]

Le infografiche hanno un grande fascino sul lettore. Il motivo di questo successo? Riescono a sintetizzare dati complessi in una forma semplice, piacevole, divertente. Statistiche, torte, numeri, percentuali: con le infografiche tutto diventa facile da leggere per la gioia del pubblico. Quindi infografiche sono semplici da fruire, ma anche da condividere. Qui la gioia è del proprietario del blog o del sito web perché in questo modo riesce a sfruttare il contenuto visuale per aumentare le visite e tutto ciò che ne deriva. G li altri motivi per investire nelle infografiche quando si parla di content marketing li puoi trovare nel blog di Web In Fermento. Riassumo brevemente: Si memorizzano e si condividono facilmente. Permettono di fare brand awareness. Aumento del traffico e dei link in entrata. Pubblicare un’infografica e spingerla verso la condivisione vuol dire lavorare sul proprio nome, puntando non solo sul semplice click al sito ma anche su un logo e su un indirizzo web che si muovono di pagina in pagina, di bacheca in bacheca. Inoltre, come sottolinea marketing.about.com, un’infografica ben fatta rafforza la percezione della tua figura come esperta in un determinato settore.  Sembra tutto facile, vero?  In realtà lavorare con le infografiche vuol dire entrare nel vivo di una strategia di content marketing, superare il tabù del contenuto solo testuale e pensare a una pianificazione del prodotto infografica. Da dove si parte? Ovviamente dai numeri e dalle informazioni: devi avere qualcosa di interessante da comunicare, da portare in forma grafica. Non devono essere per forza dei numeri (ci sono molte infografiche che, ad esempio, mettono a confronto diverse figure professionali) ma sicuramente devono...
Come fare branding con Twitter

Come fare branding con Twitter

Ovvero come migliorare il tuo nome online attraverso uno degli strumenti più famosi del web: Twitter, un social basato su poche battute e possibilità di personalizzazione minime. Ma forse, proprio per questo, particolarmente efficace. Il principio fondamentale di Twitter è la semplicità. Non ci sono accessori inutili, non ci sono particolari funzioni: tutto si basa […]

Ovvero come migliorare il tuo nome online attraverso uno degli strumenti più famosi del web: Twitter, un social basato su poche battute e possibilità di personalizzazione minime. Ma forse, proprio per questo, particolarmente efficace. Il principio fondamentale di Twitter è la semplicità. Non ci sono accessori inutili, non ci sono particolari funzioni: tutto si basa sulla pubblicazione di uno status – che può avere link, menzioni, hashtag – e sui rapporti che si creano tra follower e following. Tra chi segue e chi viene seguito. Basta creare un account con il nome del proprio brand e iniziare a mandare messaggi a destra e a manca. Magari spingendo a più non posso i propri contenuti. In realtà è proprio questo l’atteggiamento da evitare: Twitter non è (solo) un megafono per condividere i propri link ma (anche) uno strumento per rafforzare il tuo brand online. Come? Ecco qualche consiglio pratico per trasformare il tuo account Twitter in un canale efficace per lavorare il tuo nome online. Aspetto Devi personalizzare il tuo account Twitter. Certo, ci sono poche opzioni, ma le devi usare tutte nel modo migliore possibile. In primo luogo devi inserire tutti i dati, pubblicare una biografia vivace e inserire il link al sito. E poi devi usare gli elementi grafici per veicolare nome, logo e colori aziendali. Guarda questi esempi: •    American Express •    McDonald •    British Airway In ognuno di questi account si ripetono i colori, le forme e le parole che rendono riconoscibile il brand in ogni momento, al primo impatto. Personalizza sfondo, copertina e avatar per rendere il tuo account inconfondibile. In questa infografica trovi tutte...