Quando la SEO diventa Semantica: intervista a Francesco Margherita

Quando la SEO diventa Semantica: intervista a Francesco Margherita

La SEO è un terreno di conquista. Un terreno inesplorato dove non esiste una verità, non esiste una certezza. La SEO è evoluzione, e prevede registrazione dei risultati, studio della tecnica, capacità di adattamento. Ma la SEO è anche semantica. Esatto, semantica. Ti aspettavi altro? Fare ottimizzazione per i motori di ricerca vuol dire anche questo, vuol dire anche lavorare sul significato della lingua. Ci sono specialisti del settore che in questo periodo stanno puntando molto sulla semantica. Uno di questo è Francesco Margherita. Chi sei e di cosa ti occupi? Ciao, mi chiamo Francesco Margherita, sono un consulente SEO e un sociologo. Amo Claudia, la birra, gli hamburger fatti bene e le persone quando interagendo tra di loro fanno succedere cose. Racconta ai lettori come hai iniziato Un giorno qualcuno mi disse che c’era questo motore di ricerca programmato per scegliere cosa è meglio e cosa è peggio proprio come fanno le persone. Una provocazione troppo forte per un appassionato di scienze sociali. Pur non avendo conoscenze informatiche approfondite come la maggior parte dei miei colleghi, ho cercato di capire come funzionasse partendo da quello che so fare, cioè leggere le dinamiche sociali e cercare corrispondenze. Ho trascorso gli ultimi 7 anni a osservare ricorrenze nel testo e nelle interazioni tra siti web e tendenze di ricerca rapportandole ai miei studi sulle teorie della complessità sociale. Alla fine ho smesso di pensare. Da quel momento la mia mente si è riempia di intuizioni. Meglio lavorare come freelance o in team? Se mi avessi fatto questa domanda un anno fa, ti avrei risposto che da soli si va veloce,...
Il blogging che verrà: intervista a Ludovica de Luca

Il blogging che verrà: intervista a Ludovica de Luca

Il mondo del blogging è in movimento perpetuo. Ma soprattutto è alla ricerca di nuove figure capaci di interpretare la realtà, in grado di descrivere e dare valore – attraverso parole, immagini e video – a un mondo in evoluzione. Il mondo del web 2.0. Questa è la parola chiave: evoluzione. Quello dei blogger è un […]

Il mondo del blogging è in movimento perpetuo. Ma soprattutto è alla ricerca di nuove figure capaci di interpretare la realtà, in grado di descrivere e dare valore – attraverso parole, immagini e video – a un mondo in evoluzione. Il mondo del web 2.0. Questa è la parola chiave: evoluzione. Quello dei blogger è un mondo che non trova staticità. È in continuo divenire. Lo sa chi fa SEO come Benedetto Motisi e chi si occupa di social come Michaela Matichecchia. Ma se ne accorge anche chi si occupa di blogging. Per questo oggi ho deciso di intervistare Ludovica De Luca: perché credo che questa blogger sia in grado di rappresentare questo processo innovativo. Ciao Ludovica. Di cosa ti occupi? Ciao! Sono Ludovica De Luca, web writer e blogger freelance, mi occupo anche di social media marketing e puoi trovarmi sul mio blog, ludovicadeluca.com. Non posso fare a meno di raccontare a chi mi legge che sono cresciuta con in mano una biro blu da combattimento e sarà anche per questo che amo lo stile di scrittura semplice, dal tratto deciso, che sa dove vuole arrivare e come riuscirci. Bevo ettolitri di caffè all day and all night (già, spesso anche di notte!), sono innamorata del mio cane, adoro il mare e il posto in cui vivo (sono salentina). Tutto il resto, potrai scoprirlo sui miei profili social! Come hai iniziato? Ho seguito il mio istinto ed ho nutrito la mia passione. Davvero! Ho scelto di studiare Scienze della Comunicazione nonostante le riluttanze di molte persone che mi stavano vicine e di specializzarmi in Organizzazione e Marketing per la...
Personal Branding e Brand Coaching: intervista a Sestyle

Personal Branding e Brand Coaching: intervista a Sestyle

Cosa è il brand per te? Un’identità, un marchio, un valore da sfruttare per convincere i clienti che tu hai le carte in regola per svolgere un determinato lavoro? Difficile dare una definizione che abbracci tutti i significati (diretti e indiretti) legati a questa parola. La certezza è un’altra: hai bisogno di un professionista per […]

Cosa è il brand per te? Un’identità, un marchio, un valore da sfruttare per convincere i clienti che tu hai le carte in regola per svolgere un determinato lavoro? Difficile dare una definizione che abbracci tutti i significati (diretti e indiretti) legati a questa parola. La certezza è un’altra: hai bisogno di un professionista per sfruttare al massimo il tuo brand. Hai bisogni di un professionista quando devi ottimizzare la tua presenza online e offline. Hai bisogno di un professionista quando devi chiedere il massimo alla tua azienda. Solo un professionista? Meglio due. Per questo oggi ho deciso di intervistare Enrico Bisetto e Damiano Bordignon di Sestyle, agenzia specializzata in Personal Branding e Brand Coaching. Chi siete e di cosa vi occupate? Damiano Bordignon & Enrico Bisetto e ci occupiamo di Personal Branding, Brand Coaching, Digital Strategy e Formazione. Approcci e attività complementari che hanno un unico denominatore: aiutare ciascuno a fare di se stesso la chiave del proprio successo. Come avete iniziato? L’avventura di Sestyle è iniziata nella primavera di 4 anni fa. Entrambi avevamo una grande passione per aspetti diversi della comunicazione, capivamo che attraverso il Web si stava mettendo in moto una grande rivoluzione e volevamo utilizzare le nostre competenze e modalità per aiutare professionisti e aziende a trovare il loro posto o a “rilanciarsi” nel nuovo mercato che cominciava a delinearsi. Una volta avviata una presenza online come Sestyle, i primi mesi sono stati soprattutto di ascolto e poi di dialogo. Così come avviene quando ti “trasferisci” fisicamente in un nuovo quartiere, è buona prassi capire innanzitutto quali usi e abitudini ci sono in quel...
Rete, connessioni e #futurosemplice: intervista a Rosa Giuffrè

Rete, connessioni e #futurosemplice: intervista a Rosa Giuffrè

Non basta essere digitali per avere successo sul web. La rete è un universo strano, difficile da decifrare, fatto di continui cambi e sfumature differenti. Quello che può essere utile a me, probabilmente, non avrà effetto nel tuo progetto. E vivecersa. Un sito web, una pagina Facebook, un account Twitter: inizia a pubblicare contenuti e cosa […]

Non basta essere digitali per avere successo sul web. La rete è un universo strano, difficile da decifrare, fatto di continui cambi e sfumature differenti. Quello che può essere utile a me, probabilmente, non avrà effetto nel tuo progetto. E vivecersa. Un sito web, una pagina Facebook, un account Twitter: inizia a pubblicare contenuti e cosa ottieni? Niente. Forse devi fare un evento offline per amalgamare il tutto, per creare nuove connessioni, nuove sinergie. Sembra facile vero? Non lo è. Per questo oggi ci sono persone come Rosa Giuffrè che hanno tanto da offrire alle PMI. E tanto da raccontare alle interviste come quella di Mediabuzz. Ciao! Ci racconti chi sei? Sono Rosa Giuffrè, Communication Consultant, Social Event Planner di Como. Sono un’ambasciatrice della cultura Social e del #comunicarepositivo, per questo mi occupo anche di networking strategico, Digital PR e formazione per aziende, PMI e associazioni in tutta Italia. Mi trovi sul mio blog “Futurosemplice.net (www.futurosemplice.net) easy future for complicated people”, sul quale parlo di Social Network, Web Marketing, Social Events, Positive Life e dal quale esprimo la mia necessità di comunicare il valore della vita e delle persone. Come hai iniziato? La mia vita professionale credo sia la testimonianza reale di come non si è mai raggiunto un punto di arrivo. Cerco di essere sintetica: nel ’97 dopo il post diploma in grafica pubblicitaria ho iniziato a lavorare come freelance. Nel ’99 ho aperto una società che offriva servizi di grafica pubblicitaria annessa a una stamperia digitale. Nel 2001 ho subito un allagamento (sì, hai letto bene…). Alla faccia dell’aiuto ai giovani ho dovuto chiudere la mia attività perché non avevo possibilità...
SEO, marketing digitale e local: intervista a Luca Bove

SEO, marketing digitale e local: intervista a Luca Bove

Interessante parlare con le persone che vedono il mondo del Web Marketing, in particolar modo quello della SEO, come un blocco monolitico, senza sfumature e senza evoluzioni. Ancora più interessante parlare con chi tende a sottostimare l’importanza del settore local e della specializzazione delle diverse figure professionali in quest’ottica. Local vuol dire seguire le esigenze […]

Interessante parlare con le persone che vedono il mondo del Web Marketing, in particolar modo quello della SEO, come un blocco monolitico, senza sfumature e senza evoluzioni. Ancora più interessante parlare con chi tende a sottostimare l’importanza del settore local e della specializzazione delle diverse figure professionali in quest’ottica. Local vuol dire seguire le esigenze del singolo, local vuol dire adattarsi alla domanda della nicchia, local vuol dire rispondere in tempi brevi a una domanda precisa fatta da un telefonino. Devi essere rapido, preciso, duttile. E ci sono persone in grado di ottimizzare i risultati di un’attività in quest’ottica. Persone come Luca Bove! Chi sei e di cosa ti occupi? Sono Luca Bove e  mi occupo di Marketing Digitale, in particolare di Search Marketing, alla IM Evolution srl. Ho iniziato nel 2000 come SEO poi  per necessità ho dovuto allargare il campo d’azione al marketing in maniera più olistica, a causa delle evidenti interazioni tra i vari strumenti e tra i vari media. Mi è rimasta la passione per la SEO e in particolare dal 2007 mi sono specializzato nella Local SEO. Come hai iniziato? Subito dopo la laurea in informatica ho iniziato a lavorare nel reparto tecnico di una banca. Poi arrivò la New Economy e nel 2000 insieme ad altri ragazzi ci buttammo nella mischia creando la prima agenzia che ebbe anche commesse importanti e dove iniziai ad occuparmi di marketing digitale in maniera professionale. Per formarsi esistevano pochi  weblog (non si chiamavano ancora blog), c’erano tanti forum con molto rumore di fondo dove si imparava tanto, si apprendevamo l’uso di nuovi strumenti e di nuove tecnologie, leggevamo...