Come promuovere (veramente) i tuoi post

Come promuovere (veramente) i tuoi post

La condivisione di un post è la chiave per permettere ai tuoi contenuti di evolversi, di muoversi da un punto all’altro del web. Senza condivisione, oggi, il tuo blog è spacciato.

Puoi scrivere ottimi articoli, ma le abitudini dei lettori sono cambiate: non basta farsi trovare sui motori di ricerca (anche se la maggior parte del traffico arriva da Google): devi avere un’ottima presenza sui social altrimenti rischi di scomparire.

O, quantomeno, di non farti trovare dal tuo pubblico. Quindi devi condividere. Anzi, devi ottimizzare la condivisione dei tuoi contenuti sulle bacheche dei lettori.

Per questo tutti consigliano di inserire gli share button, pulsanti che permettono di condividere gli articoli con un semplice click. Ma questa è la base, l’ABC. Per migliorare la condivisione dei tuoi articoli devi lavorare sui punti avanzati:

1. Traccia i click

Hai deciso di ottimizzare la tua strategia di condivisione. Vuoi usare un’immagine piuttosto che un’altra, una frase al posto di un’altra, ma non sai quale. O meglio, non hai idea di quale sia la più efficace.

Un’idea: inizia a tracciare i tuoi link. Google Analytics offre un programma ben articolato per mettere a punto questa strategia, in alternativa però puoi usare goo.gl.

Questo programma di short url legato a Google ti permette non solo di accorciare i permalink, una soluzione perfetta per rendere più accattivati le URL disordinate, ma ti offre un pannello di controllo per ogni short URL dove puoi monitorare i click.

Attenzione però: si tratta sempre di un servizio che aggira l’indirizzo della pagina web. Anche se è un servizio Google nessuno può darti al certezza che funzioni in eterno. Pochi giorni fa Google ha bannato bit.ly, uno dei tool short URL più famosi del web, perché lo ha definito possibile fonte di spam.

Purtroppo (o per fortuna) nel web tutto cambia, e noi possiamo solo adattarci.

2. Sfrutta il post in evidenza

Ci sono contenuti più o meno importanti per il tuo business, articoli che passano inosservati e altri che devono raggiungere l’attenzione del lettore.

In questi casi ti consiglio di usare le funzioni di sticky post per i tuoi aggiornamenti social, ovvero il post in evidenza che viene lasciato per un certo periodo di tempo all’inizio della tua timeline.

Lo puoi mettere in evidenza sulle pagine Facebook, sull’account Twitter, nei gruppi Linkedin ma anche in quelli Facebook e nelle community Google Plus. Come puoi sfruttare questa funzione? Inserendo un post ben strutturato, con un’immagine accattivante e un copy persuasivo, che porti il fan o il follower a compiere un’azione importante per il tuo business.

Sul diario personale Facebook non esiste il post da inserire all’inizio della timeline. Ma puoi dargli rilievo cliccando sulla funzione “metti in evidenza” che lo contrassegna con una stella.

3. Cita i presenti

Hai scritto un post citando specialisti del settore, colleghi e amici con account social? Questa è un’ottima occasione per inserire delle citazioni nei social e avvisare che c’è qualcosa di nuovo da leggere.

Un esempio? Lo faccio sempre quando pubblico le interviste dedicate alle eccellenze digitali italiane di MediaBuzz (a proposito, perché non ti candidi anche tu?): condivido il link e cito la persona intervistata. In questo modi avviso che il contenuto è online e do un’informazione in più al lettore: “ehi, qui c’è il contributo di una persona che conosci”.

Ovviamente c’è un limite: non esagerare con questa tecnica, non inserire link solo per il piacere di citare persone più o meno legate al tuo settore. Ogni passo deve essere naturale, legato solo alla reale economia dei tuoi contenuti.

4. Condividi due contenuti

Possibile condividere due contenuti con un solo link? Certo, devi usare una piccola applicazione che risponde al nome di Snip.ly.

Ti permette di creare degli short url particolari: nel pannello di controllo devi inserire anche l’url di un contenuto collegato e una call to action. In questo modo, quando condividi il link principale, troverai una finestra alla base del post con il secondo collegamento.

Questa applicazione è molto utile anche per ottenere contatti da inserire nella newsletter, dato che la finestra Snip.ly può essere creata anche con il campo email.

5. Non solo immagini

Esatto. Quando condividi un post pensi subito alle immagini come contenuto visual. Ma perché non esplorare il mondo delle GIF?

In passato erano scomparse, poi il social web le ha riesumate creando dei filoni particolarmente apprezzati: usale per attirare l’attenzione, per spiegare un’operazione composta da più azioni consecutive, per strappare un sorriso. E come sempre non esagerare: troppe GIF creano solo confusione.

Ora tocca a te

Quale strategia preferisci per condividere i tuoi contenuti? Credi che sia sufficiente mettere un link sulla bacheca per ottenere buoni risultati? Aspetto il tuo parere nei commenti.

Riccardo Esposito

Riccardo Esposito, webwriter e blogger freelance. Si occupa di scrittura online dal 2008: ha iniziato in agenzia e ora passa 14 ore al giorno davanti al monitor del suo iMac. Scrive ogni giorno (o quasi) sul suo blog My Social Web

More Posts

Follow Me:
TwitterLinkedInGoogle Plus

3 Comments

  1. Buongiorno Riccardo, potresti togliermi un dubbio? Quando condivido un articolo su una pagina Facebook, non riesco mai a taggare persone fisiche ma solo altre pagine. Ho provato con @ + nome e so che qualche mese fa FB ha esteso questa possibilità di taggare le persone nei post delle pagine purché queste siano fan o abbiano interagito con la pagina. Ora mi chiedo, Facebook mi “trolla” o sbaglio qualcosa?
    Grazie in anticipo! 🙂

    Reply
    • Io faccio così: vado nella mia pagina, clicco sulla foto che voglio taggare, clicco su “modifica”, vado nel campo “con chi eri”, digito i nomi delle persone ed escono quelle del mio profilo personale.

      Reply
      • Per la foto certo, è semplice. Intendevo proprio un post, un semplice contenuto testuale. Nelle pagine che gestisco non trovo proprio la possibilità di taggare profili di persone, eppure in giro ho notato che a quanto pare è possibile.

        Reply

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *